Programma
演出曲目
Accompagnato al pianoforte da Benjamin Ventura
钢琴伴奏:Benjamin Ventura
Stella 星星
I pomeriggi 午后
Acqua minerale 矿泉水
Erica cuore ad Elica 艾丽卡的心
Rococò 洛可可
Bloody Mary 血腥玛丽
Supermercato 超级市场
Tubature 管道
Niente di strano 并无异常
Giorni felici 幸福时光
La Musica italiana 意大利音乐
Vinavil 维纳维尔
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1
STELLA
Un lago, se ho capito bene, è il riassunto del mare
Dormire è la radice quadrata di quando si muore
Un iceberg è il fratello maggiore di un ghiacciolo al limone
Ti giuro, io non ho paura di volare, ho paura di cadere
Come si fa? (Uh)
Ma che ne so
Chiudi gli occhi, che tanto è un attimo
Così, con il mento sparato nel cielo
Un ragazzo ha scoperto una stella
E guarda come brilla, fortuna che c′è
Ma è un pezzo di ferro con su scritto "Easyjet"
Negli alberghi lungo la riviera, mi sei mancata
Sono fatti dell'umidità di litri d′acqua passata
La sigla del programma alla radio è la canzone più bella (Uh)
Siamo vicini in linea d'aria però la strada è tutta storta
Come si fa? (Uh)
Ma che ne so
Apro gli occhi dentro un cielo nero
Sei partito ma vuoi tornare indietro
È una partita con la palla di vetro.
Così, con il mento sparato nel cielo
Un ragazzo ha scoperto una stella
E guarda come brilla, fortuna che c'è
Ma è un pezzo di ferro con su scritto "Easyjet"
Con il mento dentro a un buco nero
Un ragazzo ha capito che è vero
Che non ti puoi fidare nemmeno del cielo
Sembrava una stella invece è un aereo
Invece è un aereo
Invece è un aereo
Invece è un aereo
Sembrava una stella invece è un aereo
2
I POMERIGGI
C’è la mia ombra su un muro
Sì m’assomiglia, è la mia di sicuro.
È il mio profilo migliore,
Guardalo tu che se mi giro scompare,
Sembra fatto di carta carbone
Buio come un caffè.
I pomeriggi passati a pensare
A soffiare sul vento
Che se non cambia si mette male
Che sta arrivando l’inverno.
Non torneremo mai più.
Le nostre ombre invernali
Si allungheranno sopra ai marciapiedi,
Grandi come giraffe,
Adatte a tutte le superfici,
Senti le ombre dei tuoi amici sopra ai vestiti.
I pomeriggi passati a pensare
A soffiare sul vento
Che se non cambia si mette male
Che sta arrivando l’inverno.
Non torneremo mai più.
Dall’Europa del nord
Ad un passo dal cielo
Arriveranno sedie design e gelo.
Non torneremo mai più.
3
ACQUA MINERALE
Due minuti appena
E s'è bruciata già tutta la cena
Che già da un po' di tempo a questa parte
Il tempo corre via, di più, di più
E tu che non hai voglia di parlare
Che poi ti gira male, che vuoi fare
Stavolta non è stata distrazione
Ma un'incapacità di adattamento
La bocca si trasforma in un groviglio
Se il filo del discorso
È un rospo da ingoiare
Con l'acqua minerale
Un fragile soccorso
Per ricominciare
A lasciarsi andare
A volersi bene
A sentirsi bene
Ma poi cos'è successo l'altra sera
A volte è così facile sbagliare
Stavolta non mi va che mi cammini sopra il cuore
Ma poi ti lascio fare, perché
La bocca è il nascondiglio più sicuro
Per un malumore
E quello che non ci si dice
Si cerca di ingoiare
Con l'acqua minerale
Per ricominciare
A volersi bene
A sentirsi bene
Ma poi cos'è successo l'altra sera?
Ci siamo addormentati sul divano
Perché dopo una lunga litigata
È bello fare pace così
Ma poi cos'è successo l'altra sera?
Ci siamo innamorati più di prima
Che a scegliere le carte da giocare
Non ci si riesce a perdonare, lo so
Ma che ci posso fare
Io che ci posso fare
4
ERICA CUORE AD ELICA
Come fanno le cicale
A smettere tutte insieme?
Prendere fiato e ricominciare,
Come gli viene?
E come fanno i pesci
A sapere dove andare?
Senza fermarsi mai
E senza parlare.
Tu invece come fai
A scegliere col dito
Un punto in mezzo al cielo,
Il tuo preferito?
Erica, troppi caffè
Erica, mani di vetro
Erica, cuore ad elica, non parlare
Si sente il rumore.
Erica occhiali scuri
Sull'autostrada del sole
Impareremo la lingua dei doppiatori
Per farci capire
Per farci capire.
E tu davvero non ci credi,
Oppure hai voglia di scherzare,
Ma vista da quaggiù
Sembri un temporale
Che vola sulle case
Sui parchi e sulle strade
Che fa luce e fa rumore
Per farsi trovare.
Erica, troppi caffè
Erica, mani di vetro
Erica, cuore ad elica, non parlare
Si sente il rumore
Erica e occhiali scuri
Sull'autostrada del sole
Impareremo la lingua dei doppiatori
Per farci capire.
Mentre con gli occhi vengo a cercarti
Con gli occhi vengo a cercarti
Erica, troppi caffè
Erica, mani di vetro
Qualcuno ha visto un motore con quattro pale
Fra Napoli e il sole
Fra Napoli e il sole
5
ROCOCÒ
Davanti a noi
Ci sono giorni affilati come rasoi,
Ci daranno da bere
Nubifragi e bufere
Con due dita di grandine dentro un bicchiere
Però tutte le sere
Ti regalerò
Una maglietta bordeaux
L’ultimo film con Totò
Una granita al limone
Anche se fuori piove
Un sandwich col pancarrè
Però da me
Non ti aspettare niente di che.
Ti regalerò
Gli unici guanti che ho
Le fantasie rococò
Perché ti voglio bene
Ogni giorno di più
Davanti a noi
L’enigma delle tasche negli accappatoi
I nomi dei santi e le fasi lunari
Negli spazi bianchi dei nostri calendari
Ma magari domani.
Ti regalerò
Una maglietta bordeaux
L’ultimo film con Totò
Una granita al limone
Anche se fuori piove
Un sandwich col pancarrè
Però da me
Non ti aspettare niente di che.
Ti regalerò
Gli unici guanti che ho
Le fantasie rococò
Perché ti voglio bene
Ogni giorno di più.
6
政策,是规定在一定的历史时期内,应该达到的奋斗目标。
6
BLOODY MARY
C'è un cielo stupendo, sembra fatto di vetro
L'hai scoperto per caso, con la testa all'indietro
Quando davi la caccia con gli occhi severi
All'ultima goccia di un Bloody Mary.
I pensieri non corrono su fili o rotaie
Ma sulle traiettorie delle zanzare
Ce ne andremo in vacanza nelle zone industriali
Se la città che avanza non avrà più confini.
Però, però, però
Certi amori perfetti, e appassionati
Da campioni di incassi americani
Lo so, lo so, lo so
Poi finiscono tirandosi un giornale
Quando il pubblico esce dalle sale.
Ho perso un altro treno, sono troppo lento
E il regionale veloce è più veloce del vento.
C'è chi muore di noia e si allunga la vita
Per chi si annoia il tempo corre in salita
Noi ce ne andremo lontano e torneremo per cena
Ma farà buio tardi, sarà già primavera.
Però, però, però
Certi amori perfetti e appassionati
Da campioni di incassi americani
Lo so, lo so, lo so
Poi finiscono tirandosi un giornale
Quando il pubblico esce dalle sale
Ma vedrai, vedrai, vedrai
Che invece per noi sarà diverso
E le gambe non le sento se ci penso
Le gambe non le sento se ci penso
Le gambe non le sento se ci penso
7
SUPERMERCATO
Al supermercato non avevano niente,
Ho preso soltanto un sacco di freddo.
Mi sono perso tra gli scaffali
Dei detersivi e dei cereali,
In un abisso di mille colori
E promozioni sensazionali.
Con la testa sulle spalle
Ma un cuore deficiente
Che non ti molla più.
Le mani sul carrello,
Vuoto come un buco,
Non ci vediamo più.
E chissà se vai a fare la spesa da sola anche tu
Chi lo sa se vai a fare la spesa da sola anche tu.
Al reparto saponi erano tutti contenti
Ad annusare i flaconi coi tappi aperti.
Ho fatto un giro tra i sottaceti,
Davanti al frigo dei surgelati
E in preda a un vortice di emozioni
Ti ho vista al banco degli affettati.
Con la testa sulle spalle
Ma un cuore deficiente
Che non ti molla più.
Le mani sul carrello,
Vuoto come un buco,
Non ci vediamo più.
Ma lo so che vai a fare la spesa da sola anche tu
Sì lo so che vai a fare la spesa da sola anche tu
Che stai facendo la spesa da sola anche tu.
8
TUBATURE
Con la felpa blu
E le scarpe da ginnastica,
Madonna sul divano,
Con gli occhi hai disegnato
Sul soffitto i tuoi pensieri
Ragnatele ad opera di abili ingegneri
È lì che vuoi andare ad abitare
Hai detto "Non mi va di restare a casa,
Andiamo fuori a guardare
La notte scivolare sul canale"
Oppure si potrebbe rimanere a parlare
Chiusi dentro un bar
A lasciarsi sciogliere la lingua nella bocca.
A vivere in città
Piene di tombini e di bambole del gas
Di centraline e tubature
E strane connessioni
Fibre ottiche e cereali auricolari
Che fanno bene a tutte le età
Tornare da New York con un cappotto nuovo
Ma con la faccia vecchia
Di uno che non dorme quando viaggia
In gola un gargarismo di parole strane
E un brutto torcicollo
Frutto di pensieri troppo scomodi e pesanti
Un tuffo dal cuore alla pancia
Mi guardi e ti sbucci un'arancia
Un forte desiderio di farsi trasportare
Per quanto ancora non ci credi
Domani andiamo a vivere sul mare
Su palafitte a forma di astronave
Di astronave
La faccia che è tutta un sorriso
E descrive un umore preciso
Si lascia trasformare
Da un flusso di parole
Adesso che tutto è già deciso
Che il tempo non ci scappi tra le mani
Facciamo le valigie e via lontani
Hai visto com'è strana la città
Hai visto com'è strana la città
Hai visto com'è strana la città
Hai visto com'è strana la città
Hai visto com'è strana la città
9
NIENTE DI STRANO
Hai detto "Prendo tutto e vado via"
Con quello che puzza di naftalina
Ma non è vero che non era importante
E non è vero che doveva andare così
Due occhi come il cemento
Servono a dire che è soltanto colpa mia
A dichiarare che di me non te ne frega niente
Ti sei fermata un attimo
Per vedere cosa c'era nel frigo
È molto lunga la strada
Che da Milano porta in paradiso
Ma resta un altro po'
Uh, fuori come piove
Ti si fermano a metà
Tutte le parole che rimangono tra i denti
Chilometri di filo interdentale
Per potersi un po' spiegare
E intanto fuori tutto sembra uguale
Ma niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Hai detto "Prendo un'altra direzione"
E ho visto la tua schiena che se ne andava
A dirottare le metropolitane
Sparare al tiro a segno con le bolle di sapone
E con il cuore a rovescio
E gli occhi fermi fuori dalla finestra
Ho dichiarato guerra a tutta la tua leggerezza.
E solo per un attimo
Ti è scappato dalle labbra un sorriso
Un po' d'esitazione su una faccia che ha già deciso.
Ma resta un altro po'
Uh, fuori come piove
Ti si fermano a metà
Tutte le parole che rimangono tra i denti
Chilometri di filo interverbale
Per poterle pronunciare
E prevenire l'imbarazzo di un'incomprensione
Ma niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano, niente di strano
Niente di strano
10
GIORNI FELICI
Aspettami sotto il letto
È lì che finisce tutto
Chissà perché.
Sarà che l’anno bisestile
È un anno da pescecane
Anche per me.
Ti ho vista cercare
Su Google le strade
Per conquistare terre lontane
Scrivevi lettere d’amore alle dogane,
Sognavi strade gelate
E baci con le labbra spaccate,
Porti la tua fotografia nelle ambasciate,
Bussi alla porta di città occupate.
Ma dedicami un’ora dei tuoi giorni felici
Di quelli che si contano, di quelli in cui sorridi
Senza nasconderti,
Armata fino ai denti per difenderti.
La polvere sul giubbotto
È un anno che non lo metto,
O anche di più.
C’è dentro un tuo biglietto:
“Scusa non te l’ho detto,
Ma domani parto presto”.
Amore goodbye,
E così te ne vai
Per conquistare terre lontane
Mandavi i tuoi reggiseni alle dogane.
Passavi notti sudate
A maledire l’estate,
Porti la tua fotografia nelle ambasciate,
Bussi alla porta di città inventate.
Ma dedicami un’ora dei tuoi giorni felici
Di quelli che si contano, di quelli in cui sorridi
Senza nasconderti,
Armata fino ai denti per difenderti.
11
LA MUSICA ITALIANA
La musica modale
Non è la musica alla moda
Da quando sei a dieta
Vuoi solo musica leggera
Chissà che cosa pensi
Adesso che sei lontana
Se ti fa ancora schifo
La musica italiana
O no
Le mani nei capelli
Quando partiva Vasco,
Battiato che paura
Chissà che lingua parla,
Battisti e Lucio Dalla
Fanno musica di merda
Calcutta e Giorgio Poi
Madonna che tristezza.
Ma forse chi lo sa
Se ti manca il parmigiano
Lassù è tutto diverso
Mettici un po' di nostalgia sulla pasta
A me, per esempio
Dalla stanza accanto
Le canzoni sembrano meglio
Ma forse mi sbaglio
La musica italiana
Non è più musica alla moda
I dischi li hai rubati
A tua zia del Minnesota
E chissà se se l'è presa
Quando sei partita
Facevo il controllore
Ma tu eri appena scesa.
Ma forse chi lo sa
Se ti manca il parmigiano
Lassù è tutto diverso
C'è solo un po' di nostalgia
Nella busta blu della Tesco
Dalla stanza accanto
Le canzoni sembrano meglio
Mi sembrano meglio
E forse chi lo sa
Se visto da lontano
Magari è tutto diverso
E magari ti sembra meglio,
A me per esempio
Dalla stanza accanto
Sembra sempre tutto più bello
Sembra sempre tutto più bello
Dalla stanza accanto
È tutto più bello
12
VINAVIL
Cos'hai che non sorridi più?
Ti interroghi le dita mentre ci pensi su
Non dirmi che anche tu
D'estate un po' ti senti giù
Abbiamo il cuore strano di cera e di Vinavil
Che ti si scioglie in mano
E ti sei messa una maglietta
Che fa rima con la tua faccia, perfetta
Ma con una macchia che non va più via
Per noi che non dormiamo bene
Per me che non imparo mai
Per te che non ti sai spiegare
Quando ti chiedo come stai
Per essere contenti
Anche senza dirlo mai
Anche senza dirlo mai
Un Dio della convalescenza
Che ti rimetta in forse
Ma tu vuoi fare senza
In fila al Ministero
Dell'Alto Mare, chi lo sa
Magari basta un timbro
Per toglierti le braccia e
E metterci due ali
Gli spazi siderali,
Le tue mutande rosse, le feste,
Il brutto tempo che non va più via
Per noi che non dormiamo bene
Per me che non imparo mai
Per te che non ti sai spiegare
Quando ti chiedo come stai
Per essere contenti
Anche senza dirlo mai
Anche senza dirlo mai
Per essere così diversi
Per me che non imparo mai
Per te che non ti sai spiegare
Quando ti chiedo che cos'hai
E per essere contenti
Anche senza dirlo mai
Anche senza dirlo mai
Anche senza dirlo mai
Senza dirlo mai
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