追随马可·波罗的足迹:白佐良 | Sulle orme di Marco Polo: Giuliano Bertuccioli

文摘   2024-12-19 14:50   意大利  



   白佐良

           (1923 - 2001)





追随马可·波罗的足迹:白佐良 

Sulle orme di Marco Polo: Giuliano Bertuccioli

INTRO

“追随马可∙波罗的足迹”是我们开启的一个新的专栏,用来介绍意大利的一些重要人物,他们在不同的时代,以不同的身份继承了马可∙波罗(Marco Polo)这位威尼斯旅行家和商人的遗志,为在西方传播有关中国的知识做出了贡献,并延续了将我们两国联系在一起的纽带。


白佐良(Giuliano Bertuccioli,1923年生于罗马,2001年于罗马去世)是一位重要的意大利汉学家与外交官,上世纪下半叶曾在远东多地任职。



白佐良于1923年出生于罗马,17岁时进入罗马中远东研究所学习,1942年中文专业毕业。随后他进入罗马大学攻读法律课程,但这些课程并没有引起他的兴趣。汉学家华嘉(Giovanni Vacca)在罗马大学的一次讲座使中国进入了白佐良的大学生涯,华嘉后来也成为了他的导师。从国际法专业毕业后,他移居中国,开始在当时位于南京的意大利大使馆工作。1949年中华人民共和国宣告成立后,白佐良返回了意大利。




回国后,白佐良成功通过了外交部的考试:他的第一个任职地是香港,于1953年至1960年间先后担任副领事和领事。他在首次外派任期结束后回到意大利,担任了两年的威尼斯奇尼基金会领导。1962年,白佐良作为意大利驻日本大使再次外派。他于1968年返回意大利,短暂担任那不勒斯东方大学中文系教授。20世纪60年代末,他参与了意大利与中华人民共和国关系正常化的进程。1969年,白佐良重启了自己的外交生涯,曾分别担任意大利驻韩国、驻越南民主共和国和驻菲律宾大使。1981年,他回到意大利,在罗马大学从事中国语言文学教学工作,直至1993年退休。2001年,白佐良去世。



白佐良在东亚地区的学术和外交贡献意义重大。他对中国始终怀有深厚的感情,甚至在担任外交官的那些年间仍不断发表有关中国文化的文章与书籍。他翻译了道家著作以及明朝(1368-1644年)和清朝(1644-1912年)的作品,并对17、18世纪耶稣会教士的传教进行了更为深入的研究。他还撰写了许多关于中国语言文学的文献、学术文章及大学课本。此外,白佐良还培养了现今的一些教授,其中包括费德里科·马西尼教授(Federico Masini),二人曾于1996年共同撰写出版了《意大利与中国》一书,书中追溯了自罗马帝国起至中华帝国衰落期间的意中关系,并对马可∙波罗的事迹进行了分析。1987年,Kappa出版社出版了一本名为《中国外交用语》的书籍,其中收录了多篇白佐良经手过的包含中国外交用语的文献文书。











   白佐良

           (1923 - 2001)





追随马可·波罗的足迹:白佐良 

Sulle orme di Marco Polo: Giuliano Bertuccioli


INTRO

“Sulle orme di Marco Polo” è una rubrica dedicata ad alcuni personaggi italiani che, in diverse epoche e a diverso titolo, hanno virtualmente raccolto l’eredità del viaggiatore e mercante veneziano, contribuendo a diffondere la conoscenza della Cina in Occidente, oltre che a rinnovare il legame che unisce i nostri due Paesi.  


Giuliano Bertuccioli (Roma 1923 - Roma 2001) è stato un importante sinologo e un diplomatico italiano che ha prestato servizio in molte sedi dell’Estremo Oriente durante la seconda metà del secolo scorso. 



Nasce a Roma nel 1923 e all’età di 17 anni frequenta l’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente di Roma, diplomandosi in cinese nel 1942. Si iscrive al corso di Giurisprudenza della Sapienza di Roma, dove però i corsi non catturano il suo interesse. Grazie a una lezione tenuta alla Sapienza dal sinologo Giovanni Vacca – che diverrà, poi, il suo mentore – la Cina entra nel suo percorso universitario. Dopo essersi laureato con una tesi in diritto internazionale, si trasferisce in Cina iniziando a lavorare per l’Ambasciata italiana, allora situata a Nanchino. Con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 è costretto a tornare in Italia. 




Al rientro riesce a passare il concorso diplomatico: la sua prima destinazione fu Hong Kong, dove rimase dal 1953 al 1960 ricoprendo gli incarichi di vice console e poi di console. Rientrò in Italia alla fine della sua prima missione e per due anni diresse la Fondazione Cini di Venezia. Nel 1962 riparte come Ambasciatore italiano in Giappone. Torna in Italia nel 1968, ricoprendo per un breve periodo la cattedra universitaria di lingua cinese all’Orientale di Napoli. Negli ultimi anni del 1960 venne coinvolto nel processo di normalizzazione delle relazioni tra Italia e RPC. Riprende la carriera diplomatica nel 1969, assumendo l’incarico di Ambasciatore italiano rispettivamente nella Repubblica di Corea, nella Repubblica Democratica del Vietnam e nelle Filippine. Tornò in Italia nel 1981, dedicandosi all’insegnamento della lingua e letteratura cinese alla Sapienza di Roma fino alla pensione nel 1993. Si spense nel 2001.



Il suo contributo a livello accademico e diplomatico nell’area dell’Asia orientale è stato di grande rilevanza. La sua passione per la Cina è sempre stata molto profonda, tanto che anche negli anni di servizio diplomatico continuò a pubblicare articoli e libri sulla cultura cinese. Tradusse opere taoiste e delle dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1912), approfondendo poi le sue ricerche sulle missioni dei gesuiti del XVII e XVIII secolo. Scrisse molti testi, articoli accademici e manuali universitari sulla lingua e sulla letteratura cinese. Formò anche attuali professori universitari, tra cui il professore Federico Masini: insieme a quest’ultimo pubblicò nel 1996 il saggio “Italia e Cina”, dove ripercorrendo le relazioni tra Italia e Cina dall’Impero romano alla caduta dell’Impero cinese, viene analizzata anche la vicenda di Marco Polo. Nel 1987 venne pubblicata dalla casa editrice Kappa una curatela, dove Bertuccioli aveva raccolto diversi testi che trattavano del linguaggio diplomatico cinese (Il Linguaggio Diplomatico Cinese).













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